Il 17 agosto 2014 si è svolto a Telti in Gallura (provincia di Olbia-Tempio) il Convegno “Il mirto: ambiente, gusto e salute” organizzato dalla associazione Mirtò e dal Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio (DIPNET) dell’Università di Sassari, con il patrocinio della SOI.
La manifestazione si è svolta nel contesto di una fiera espositiva dedicata al mirto e ai suoi prodotti giunta alla sua ventesima edizione, alla quale hanno partecipato decine di produttori per quattro intense giornate ricche di eventi culturali e promozionali.
Gli addetti ai lavori hanno partecipato numerosi ai lavori in cui la Prof.ssa Marianna Usai del DIPNET ha presentato una ampia relazione sugli usi non alimentari del mirto (medicinali, aromatici, tintori, magici). Forte interesse ha suscitato l’ampia gamma di prodotti cosmetici che sfruttano le notevoli proprietà antiossidanti degli estratti di mirto. La Dott.ssa Giorgia Sarais del DISNA dell’Università di Cagliari ha parlato della chimica degli alimenti derivati dal mirto. In particolare sono state presentate le proprietà nutraceutiche e antiossidanti dei composti fenolici che dalla bacca di mirto passano per infusione a freddo nei tipici liquori. Gli antociani contribuiscono in modo importante a tali proprietà, ma sono solo una parte dei numerosi composti benefici presenti. Il Dott. Bruno Satta dell’Agenzia LAORE della Regione Sardegna ha inquadrato il comparto del mirto all’interno di quello più complessivo delle aromatiche ed officinali coltivate in Sardegna fornendo dati economici e valutazioni sulle prospettive di sviluppo del comparto. A tale riguardo non vanno trascurati gli oltre 200 ettari coltivati a mirto e l’imponente attività di raccolta di frutti e biomassa fogliare dalle formazioni spontanee. La Prof.ssa Ludovina Galego della Universidade do Algarve (Portogallo) ha presentato la realtà produttiva tradizionale del liquore di mirto nel Portogallo meridionale, che mantiene ancora una dimensione fortemente artigianale rispetto alla consistenza del comparto industriale della Sardegna. Pur nella sostanziale differenza dei numeri appare interessante l’attitudine comune alla valorizzazione delle risorse naturali locali e l’aumento di interesse della comunità scientifica per le proprietà della pianta di mirto. Il Prof. Maurizio Mulas del DIPNET ha parlato dei parametri di sostenibilità delle raccolte di mirto spontanee e modelli di coltivazione, soffermandosi in particolare sui vantaggi per la qualità dei frutti derivanti dalle caratteristiche delle cultivar selezionate dall’Università di Sassari e sulle principali applicazioni di tecnica colturale. Il Dott. Pier Paolo Fiori di AGRIS-Sardegna ha presentato, infine, gli aspetti di analisi sensoriale del liquore di mirto, attraverso l’illustrazione della scheda elaborata dal Consorzio di Tutela del liquore mirto di Sardegna tradizionale e introducendo la degustazione che ha chiuso i lavori.