Il prof. Salvatore Camposeo, Coordinatore del Gruppo di Lavoro SOI "Olivo e Olio", è stato sentito dalla Commissione Parlamentare "Agricoltura.
Di seguito si riporta una sintesi dell'intervento, che si può scaricare nella versione completa in allegato.
Le due risoluzioni presentate contengono molti punti di riflessione e di condivisione che andrebbero integrati. Pertanto, si ritiene opportuno presentare un quadro più organico delle azioni mirate alla formulazione di un Piano Olivicolo Nazionale, indicandone le linee di indirizzo. Poco più di quattro mesi fa, il mondo scientifico italiano era riunito a Bari in occasione del III Convegno Nazionale (26-28 novembre 2014), organizzato dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dal Gruppo di Lavoro Olivo e Olio della SOI e dall’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio. Obiettivo del Convegno nazionale è stato quello di definire le strategie per migliorare la sostenibilità della filiera delle diverse olivicolture italiane. Al Convegno hanno partecipato oltre 130 tra ricercatori, tecnici ed imprenditori, provenienti da tutta Italia. In particolare, sono stati coinvolti: 18 sedi universitarie, 5 Istituti del CNR e 6 del CRA. Sono stati presentati 97 lavori. Il Convegno ha abbracciato tutte le tematiche fondamentali della filiera olivicola sia olearia che da mensa. Le conclusioni del Convegno hanno evidenziato come • l’innovazione sia un bisogno assoluto, • siamo in forte ritardo e quindi • l’urgenza di un Piano Olivicolo Nazionale (P.O.N.) che: (a) rafforzi il Made in Italy, attraverso gli strumenti della biodiversità e della qualità; (b) incrementi la produzione nazionale, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e lo studio di nuovi sistemi colturali; (c) stimoli il consumo ‘informato’, attraverso una capillare e sistematica diffusione della cultura dell’olio extra vergine di oliva e delle olive da mensa. (d) tuteli l’olivicoltura a valenza extra agricola (paesaggistica, difesa del territorio, storica) non razionalizzabile né tantomeno rinnovabile; 2 (e) sostenga e incrementi la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico delle filiere olivicole. Il P.O.N. deve comprendere entrambe le filiere olivicole: quella da olio e quella da mensa.