Giancarlo ScalabrelliViaggio nella Toscana del 2050ROMANZO – edimondPagine: 128Prezzo: € 16,00per acqistare il libro clicca quiAccade, anche se non di frequente, che colleghi universitari, della cosiddetta area scientifica, si cimentino con opere letterarie generando sorpresa che comunque, in molti casi, è preceduta da avvisaglie di vario tipo. Non è stato il caso di Giancarlo Scalabrelli. Non avrei immaginato un suo esordio in questo ambito e me ne rammarico, perché vuol dire che non lo conoscevo abbastanza. Comunque la sorpresa è stata piacevole e per numerose ragioni. Le 120 pagine del testo si lasciano apprezzare, invitando alla lettura, per la loro fantasia “realistica” e la perizia con cui è stata tradotta in una prosa sciolta e garbata, senza mediazioni culturali, che così spesso appesantiscono i romanzi, ma anche senza ricorrere ad espressioni ricercate. Un linguaggio corrente per parlare di come sarà una giornata qualunque di gente comune, ma in un periodo segnato da una “mutazione” ambientale e quindi antropologica. Tutte le persone che Giovanbattista, il personaggio centrale, incontra, sono serene e sagge, come se l’umanità avesse subito una “cura” dolorosa ed impegnativa da far divenire tutti seri e disponibili. La “catarsi” ecologica di cui egli parla, peraltro plausibile, è il motivo ricorrente del libro ed è anche per questo che coinvolge quanti hanno a cuore il destino del pianeta assillato dai problemi ambientali. La vicenda, dunque, fantasiosa (come potrebbe non esserlo, essendo proiettata nel 2050) contiene riflessioni di grande attualità e di formidabile significato: si tratta di come e se una civiltà potrà sopravvivere. Per parlare di questo tema Scalabrelli ha scelto un modo semplice, ma avvincente, ricco di riferimenti tecnici e scientifici, comunque trattati con il linguaggio del romanziere "divulgatore". Ma dove si percepisce una eccezionale umanità, rispetto alla media, è nelle ultime pagine che non sono solo commoventi; c’è l’essenza della vita: “Cara Lara, a volte penso che nella nostra esistenza dobbiamo tutti superare delle prove per meritare di soffrire e poi finalmente morire”. Il libro non parla dunque solo del nostro probabile avvenire in un mondo costretto ad essere più umile. C'è di più ; è un romanzo che suggerisco di leggere.
Amedeo AlpiDipartimento di Biologia delle Piante Agrarie dell’Università degli Studi di Pisa
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