Recensioni Nuove Pubblicazioni

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Il caso dei residui spiaggiati di Posidonia oceanica: da rifiuto a risorsa
Parente Angelo e Santamaria Pietro (a cura di)
Edizioni Levante, Bari 2009

Pagine: 201; € 22

I curatori del libro, assieme al gruppo di ricercatori che operano presso L’Azienda Sperimentale “La Noria” del CNR, ripercorrono il lavoro realizzato negli ultimi dieci anni per trasformare un rifiuto i residui di posidonia che si accumulano lungo la costa in risorsa. Dopo aver descritto la funzione fondamentale che la posidonia svolge negli ecosistemi marini, il libro da un’idea della dimensione e dell’importanza del fenomeno degli spiaggiamenti dei residui di posidonia, solitamente considerati eventi eccezionali anziché fase di un normale ciclo naturale, prendendo in considerazione infine le potenzialità d’impiego di queste biomasse vegetali.
L’opera, ricca di immagini e in una accattivante veste editoriale, illustra i principali risultati dell’attività di ricerca svolta sull’argomento e raccoglie una serie di notizie e documenti, talvolta curiosità, che spiegano quanto versatile e complesso sia il ciclo di vita di una specie vegetale. A fungere da spartiacque dell’attività di ricerca nel settore, il 16 aprile 2009 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 22 gennaio che revisiona la disciplina in materia di fertilizzanti e fissa la quantità di posidonia che può essere aggiunta alle biomasse compostabili. Il decreto apre quindi nuove prospettive per l’impiego in agricoltura dei residui di posidonia spiaggiata, altrimenti destinati alla discarica, recuperando una antica tradizione delle popolazioni di mare che in passato usavano questi residui come pacciamante del terreno. Secondo gli autori, “in agricoltura la posidonia compostata potrà essere utilizzata come ammendante e sostituire in parte la torba, come substrato, nelle coltivazioni in contenitore”. Un’opera snella e completa anche dal punto di vista pratico, che evidenzia l’elevato livello raggiunto dai colleghi pugliesi e si appresta a far diventare il gruppo di ricerca che opera presso l’Azienda “La Noria”, punto di riferimento sulla problematica affrontata.
Mi piace concludere questa nota citando un’affermazione dei curatori, “questo libro descrive come trasformare un rifiuto in risorsa e nutre la speranza che il settore primario assuma un ruolo più attivo nella gestione delle risorse e diventi più forte e comunque ecosostenibile”.

Antonio Elia

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Piante spontanee nella cucina tradizionale molese. Storie, curiosità e ricette
Bianco Vito V., Mariani Rocco, Santamaria Pietro
Edizioni Levante, Bari 2009

Pagine: 275; € 22

I racconti dei nonni sono sempre i più belli”. Con questa affermazione Nicola Berlen, Sindaco di Mola di Bari, apre la sua prefazione al libro “Piante spontanee nella cucina tradizionale molese. Storie, curiosità e ricette”. Il libro presenta, in un formato elegante, una ricca collezione di informazioni relative alle specie spontanee tipiche della cucina tradizionale della provincia di Bari, frutto di oltre 60 anni (!) di ricerche del prof. Vito Vincenzo Bianco; arricchiscono e completano la raccolta Rocco Mariani e Pietro Santamaria, anch’essi, come il Prof. Bianco, del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali dell’Università degli Studi di Bari.
Asparago pungente, bietola comune, boccione maggiore e boccione minore, borragine, cardogna, cicoria selvatica, finocchio marino e finocchio selvatico, grespini, lambascione, ortiche, portulaca, ruchetta selvatica e ruchetta violacea, salicornia europea e succiamele delle fave sono le specie spontanee descritte in questo libro, ricco di foto, storie curiosità e ricette.
A Mola di Bari e in tutta la Puglia, in passato, le specie spontanee erano gli ingredienti base della cosiddetta cucina povera. Oggi alimentano un forte interesse naturalistico, gastronomico e medicinale, tanto che alcuni di questi prodotti sono riportati nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Alla collezione di notizie e curiosità sulle specie descritte nel testo fanno da contorno informazioni di carattere scientifico, con una particolare attenzione ad alcuni aspetti qualitativi, nutrizionali e antinutrizionali rilevanti, frutto di anni di ricerche condotte dal gruppo coordinato dal prof. Bianco.
La presenza di numerosissime altre specie spontanee commestibili del nostro territorio rende auspicabile la prosecuzione del lavoro intrapreso: nel libro sono infatti elencate ben 532 specie per uso alimentare e, tra queste, per ben 122 si hanno notizie di tentativi più o meno riusciti di messa a coltura sia in pien’aria che in ambiente protetto. Ci auguriamo che il libro diventi il primo di una lunga serie di volumi che valorizzi questi importanti aspetti delle tradizioni e della cultura del nostro territorio.

Francesco Serio

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El cultivo del Mango
Victor Galan Sauco
2° edizione, Edicones MundiPrensa, Madrid 2009

Pagine: 340

L’edizione rivista e ampliata del volume, in lingua spagnuola, di Victor Galan sul Mango, si pone, nel mercato editoriale internazionale, come opera capace di coniugare i contenuti scientifici con  una grande capacità di divulgazione tecnica. Arricchita da un ottima iconografia. Victor Galan è ormai da tempo una delle figure centrali nel mondo delle colture arboree tropicali e subtropicali e, all’interno dell’ISHS riveste ancora il ruolo di Presidente del Gruppo di lavoro sui fruttiferi tropicali, oltre ad essere stato a lungo Presidente della società Spagnuola di Frutticoltura. Il volume, ricco di ben undici capitoli, 28 tabelle, 145 immagini a colori, ha anche un’aggiornatissima e dettagliata bibliografia. Particolarmente interessanti, tra gli altri, i capitoli sulla fisiologia e fenologia della specie;  gli aspetti genetici e varietali (ottime le immagini dei frutti di ciascuna varietà)  e quello legato alla crescita e allo sviluppo della pianta, dal vivaio alla fase riproduttiva. Anche la sezione postraccolta è particolarmente utile e ben strutturata.
Il volume si pone sia come ottimo manuale per chi ha interesse, non solo commerciale, alla coltivazione del mango, sia pure come strumento didattico di particolare importanza per gli studiosi delle specie da frutto tropicali.

Paolo Inglese

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