Beghè D. [Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, Sezione Biologia Vegetale e Orto Botanico, Università di Parma]Patrizia Amendola A. [Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, Sezione Biologia Vegetale e Orto Botanico, Università di Parma]Ganino T. [Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, Sezione Biologia Vegetale e Orto Botanico, Università di Parma]Rotondi A. [IBIMET-CNR, Bologna]Fabbri A. [Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, Sezione Biologia Vegetale e Orto Botanico, Università di Parma]
In ampie zone collinari dell’Emilia Romagna esistono particolari condizioni microclimatiche che hanno reso possibile la coltivazione di piante di olivo, molte delle quali risultano essere plurisecolari. Attualmente sono state individuate e censite 275 antiche piante di olivo lungo la fascia pedemontana dell’Appennino emiliano e romagnolo. Ognuna delle accessioni rinvenute nel territorio è stata sottoposta a caratterizzazione mediante l’utilizzo di 10 marcatori SSR (Simple Sequence Repeat). Tali marcatori sono stati utilizzati per valutare la variabilità genetica di queste piante e le relazioni intercorrenti con varietà nazionali e di altri paesi europei. Dai risultati ottenuti si è potuta osservare una elevata diversità genetica nella popolazione emiliano-romagnola in studio e si sono discriminati 48 genotipi di cui 12 sono stati identificati come sinonimi di cultivar nazionali. I profili genetici ottenuti mediante marcatori molecolari SSR sono stati raccolti in un foglio di calcolo per la costruzione di una Banca dati genetica che racchiude tutti i profili genetici di olivo presenti in Emilia–Romagna. Questa Banca dati è stata integrata con i genotipi delle cultivar nazionali ed internazionali più diffuse, rappresentando così un elemento utile sia per il confronto di nuove accessioni individuate nel territorio dell’Emilia Romagna e sia per il confronto dei dati con altri laboratori di ricerca.
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