Colao M.C. [Dipartimento di Produzione Vegetale, Laboratorio di Ecofisiologia Molecolare delle Piante Arboree, Università della Tuscia]Colli F. [Dipartimento di Produzione Vegetale, Laboratorio di Ecofisiologia Molecolare delle Piante Arboree, Università della Tuscia]Miano D. [Dipartimento di Produzione Vegetale, Laboratorio di Ecofisiologia Molecolare delle Piante Arboree, Università della Tuscia]Rugini E. [Dipartimento di Produzione Vegetale, Laboratorio di Ecofisiologia Molecolare delle Piante Arboree, Università della Tuscia]Muleo R. [Dipartimento di Produzione Vegetale, Laboratorio di Ecofisiologia Molecolare delle Piante Arboree, Università della Tuscia]
Sono stati individuati nuovi marcatori molecolari SNP nelle sequenze di regioni geniche di olivo che codificano per proteine ed enzimi con funzioni rilevanti per lo sviluppo della pianta e del frutto ed implicati nella regolazione della sintesi di prodotti secondari. A questo scopo è stata utilizzata l’analisi HRM (High Resolution Melting), una metodica di genotipizzazione innovativa che facilita l’individuazione delle mutazioni e nello stesso tempo ha costi ridotti. Questa tecnica viene usata per caratterizzare campioni di DNA in base al loro comportamento durante la dissociazione del doppio filamento che si verifica con l’aumento della temperatura (melting curve) e rileva la presenza di mutazioni puntiformi in frammenti di circa 300 bp. In questo modo, partendo dalla sequenza di un gene in un solo genotipo, è possibile caratterizzare un elevato numero di accessioni. L’insieme di SNP sviluppati è stato utilizzato per la genotipizzazione di 23 cultivar di Olea europaea L. diffuse nell’Italia centrale. Sono stati considerati sia geni in cui la presenza di SNPs era stata ipotizzata sulla base dell’analisi delle sequenze disponibili, sia geni per i quali non si avevano informazioni dettagliate. In particolare sono stati considerati tratti di DNA genomico che codificano per fitocromo A, lupeol sintasi, cicloartenol sintasi, glicosil tranferasi. I marcatori SNP individuati sono pertanto stati impiegati per ricostruire le relazioni genetiche tra le cultivar analizzate tramite cluster analysis. I risultati ottenuti hanno consentito di sviluppare nuovi marcatori genetici in olivo con un approccio innovativo e semplice, che risolve problemi di identificazione varietale e fornisce dati per la costruzione di mappe geniche, importanti negli studi di associazione, di marker-assisted selection e di Targeting Induced Local Lesion IN Genomes (TILLING), per la ricerca di varianti naturali di alleli da impiegare nei programmi di miglioramento genetico.
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