Sgromo C., El Behi A.W., Bonofiglio T., Orlandi F., Romano B., Fornaciari M. [Dipartimento di Biologia Applicata, Università di Perugia]M’ Sallem M. [Institut de l’Olivier di Tunisi]
In Tunisia la coltivazione dell’olivo (Olea europaea L.) condotta con impianti monovarietali è molto diffusa tuttavia scarse risultano essere le conoscenze delle caratteristiche biologico - riproduttive delle stesse cultivar impiegate. Quindi, si rende opportuna una migliore conoscenza del comportamento varietale tipico in tali territori. In questo quadro si inserisce il programma di ricerca che vede collaborare l’Institut de l’Olivier di Tunisi e il Dipartimento di Biologia Applicata dell’Università degli Studi di Perugia. La ricerca ha considerato le tre cultivar tunisine di maggior interesse economico (Chemlali e Chetoui varietà da olio e Meski come varietà da mensa) di chiara origine genetica, coeve ed in buono stato fitosanitario. Su di esse sono state effettuate indagini morfologiche, test di vitalità e germinabilità in vitro. I risultati ottenuti nel primo biennio di indagine, hanno evidenziato comportamenti diversi delle cultivars analizzate sia tra loro che nei due anni. I dati relativi alle percentuali di fiori aperti determinati in piena antesi, oltre ad evidenziare un diverso andamento della fioritura nei due anni, mostrano anche comportamenti diseguali tra le cultivars. Anche i risultati delle analisi di vitalità e germinabilità pollinica evidenziano valori diversi tra le cultivars, con la cultivar da mensa che si attesta sempre con valori minori rispetto alle altre due; la germinabilità conferma i diversi comportamenti delle cultivars, confermando però la “scarsa” efficienza riproduttiva della cultivar da tavola.
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