Variabilità della composizione acidica in oli di oliva di diverse cultivar

Madeo A. [CRA-OLI Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia, Rende (CS)]
Alessandrino M. [CRA-OLI Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia, Rende (CS)]
Ciliberti A. [CRA-OLI Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia, Rende (CS)]
Perri E. [CRA-OLI Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia, Rende (CS)]
Romano E. [CRA-OLI Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia, Rende (CS)]

L’olio di oliva, tra i grassi alimentari, è quello che presenta la composizione acidica più equilibrata sotto l’aspetto salutistico; tale composizione, rispetto ad altri caratteri qualitativi, risulta mediamente più stabile nei confronti dei fattori ambientali; essa comunque, essendo sotto stretto controllo genetico, mostra una discreta variabilità tra le diverse cultivar. Nel presente lavoro si riportano i dati relativi ad un cospicuo numero di varietà presenti nei Campi Collezione del germoplasma olivicolo del CRA-OLI di Rende (CS); lo studio ha riguardato il tenore dei singoli acidi grassi con i relativi rapporti e, grazie a campionamenti ripetuti, l’evoluzione del loro contenuto nelle drupe nel corso della maturazione. Le analisi sono state effettuate tramite gascromatografia (HRGC) e ripetute per un minimo di tre anni. Nei risultati spiccano l’elevato tenore in acido oleico riscontrato per le cv Simona ed Ogliarola messinese ed il valore alquanto basso della cv Corniola; l’evoluzione dei singoli acidi grassi nel corso della maturazione non ha mostrato, per le diverse cultivar, un andamento univoco.

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