Di Miceli C. [Dipartimento di Colture Arboree, Università di Palermo]Nicolosi P. [Dipartimento di Colture Arboree, Università di Palermo]Marra F.P. [Dipartimento di Colture Arboree, Università di Palermo]Caruso T. [Dipartimento di Colture Arboree, Università di Palermo]
L’ottimizzazione della pratica irrigua, induce a considerare con un certo interesse le tecniche che consentono di risparmiare l’acqua d’irrigazione senza alterare la resa produttiva e la qualità dei frutti. Negli ultimi anni, anche in olivicoltura, sono state intraprese ricerche volte a studiare gli effetti del deficit idrico controllato (“regulated deficit irrigation” o RDI). Considerata la grande diffusione nel territorio siciliano dell’olivo (155.000 ha circa) e la crescente tendenza all’utilizzo dell’irrigazione quale mezzo per incrementare le rese produttive e la qualità delle produzioni dei frutti, diviene di estremo interesse mettere a punto una corretta gestione fisiologica della pratica irrigua in funzione delle soglie di tolleranza agli stress idrici dell’olivo nello specifico contesto colturale. Per tale finalità piante di olivo della cv Nocellara del Belice sono state sottoposte a diversi livelli di irrigazione, attraverso la somministrazione di volumi irrigui pari a 100% (1500 m3/ha) ed al 50% (750 m3/ha) dell’evapotraspirazione massima (ETc) calcolata in base all’equazione di Penman-Montheith, oltre al controllo non irrigato (T0). I rilievi di potenziale idrico SWP e degli scambi gassosi (Amax, E, gs) sono stati effettuati sulle piante in osservazione per l’intera stagione irrigua e fino alla raccolta, in corrispondenza di osservazioni non distruttive, condotte allo scopo di determinare i flussi di crescita vegetativa e dei frutti. Alla raccolta oltre alla produzione per pianta, sono state eseguite le analisi sulla qualità dei frutti, in termini di calibro e rapporto polpa/nocciolo. Valori di SWP nella soglia di stress sono stati registrati nella tesi T0 alla fine di Agosto. I livelli produttivi e la qualità dei frutti sono stati influenzati dai trattamenti irrigui. La sperimentazione ha dimostrato che l’irrigazione è utile a incrementare la produzione di frutti con calibro commerciale da tavola e migliorare il rapporto polpa/nocciolo.
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