Cristina Barbieri, Alberto Baroni, Elisabetta Sgarbi, Cristina Bignami [Dipartimento di Scienze Agrarie e degli Alimenti, Università di Modena e Reggio Emilia ]Matteo Storchi, Stefano Meglioraldi [Consorzio per la Tutela dei vini “Reggiano” e “Colli di Scandiano e di Canossa”, Reggio Emilia ]Oriana Silvestroni [Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche]
È stata analizzata l’influenza della morfologia e biologia fiorale sulla produttività, talora bassa e irregolare, del vitigno Malbo gentile, che ha presentato fiori con stami reflessi, polline privo di pori germinativi e infiorescenze che in auto-impollinazione non hanno formato acini e si sono disidratate. L’impollinazione incrociata è pertanto cruciale per Malbo gentile, la cui massima allegagione è stata ottenuta quando le sue infiorescenze sono state messe a contatto con quelle di Ancellotta, l’impollinatore più efficiente tra quelli esaminati. In pieno campo l’allegagione e la produzione sono diminuite linearmente all’aumentare della distanza dall’impollinatore fino alla soglia massima di 10 m, oltre la quale i costi di gestione del vigneto non vengono compensati.
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