Chiara Pastore [Dipartimento di Colture Arboree, Università di Bologna]Ilaria Filippetti [Dipartimento di Colture Arboree, Università di Bologna]Sara Zenoni [Dipartimento Biotecnologie, Università di Verona]Mario Pezzotti [Dipartimento Biotecnologie, Università di Verona]Cesare Intrieri [Dipartimento di Colture Arboree, Università di Bologna]
Mentre a livello agronomico e biochimico molti studi sono stati condotti in vite per comprendere l’effetto del diradamento all’invaiatura e della defogliazione (in pre-fioritura o all’invaiatura), nulla si conosce riguardo all’eventuale riarrangiamento trascrizionale che questi interventi possano indurre nella bacca. Su tali basi è stato intrapreso uno studio, attraverso un approccio integrato agronomico, biochimico e molecolare, per valutare, in Sangiovese, l’effetto di tali tecniche colturali sulla maturazione e la composizione delle uve. Il diradamento ha indotto modifiche del trascrittoma più importanti rispetto alle defogliazioni ed ha avuto conseguenze sulla composizione delle bacche, con incrementi della concentrazione di zuccheri e antociani alla vendemmia.
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