Lorenzo Corino [CRA - Centro di Ricerca per l’Enologia, Asti ]Stefania Dozio [Regione Valle d’Aosta, Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali, Loc. G.Charriére, Aosta]Maria Rosa Lottero [CRA - Centro di Ricerca per l’Enologia, Asti ]
L’invecchiamento sempre più rapido delle vigne costituisce una preoccupazione abbastanza generalizzata in Italia. Più recentemente anche i giallumi della vite, BN e FD, sono stati variamente responsabili di perdita della produzione ed anche delle piante stesse. In Valle d’Aosta, località Arnad, su due vigneti dei vitigni Chardonnay e Pinot nero allevati in controspalliera con vegetazione assurgente e potatura guyot, è stata realizzata un’esperienza di potatura secca delle piante sintomatiche BN, preferibilmente dalla base del ceppo, al fine di verificare il loro possibile recupero alla produzione. L’impianto era stato realizzato nel 1993 e fino al 2004 non erano stati osservati sintomi da giallumi. Si ipotizza che anche le condizioni climatiche dell’anno 2003, straordinariamente caldo e secco, possano aver contribuito alla manifestazione dei giallumi da legno nero nel 2004. Le varietà hanno avuto entrambe un buon recovery e soprattutto il Pinot nero ha fornito i migliori risultati; lo stesso vitigno ha mostrato peraltro più piante con sintomi da esca. La migliore esecuzione della potatura potrebbe aver contribuito a stimolare delle informazioni geniche nella direzione del recovery, fenomeno complesso ed ancora poco conosciuto ma promettente.
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