Luigi Tarricone [CRA-Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo]Giovanni Gentilesco [CRA-Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo]Serafino Suriano [CRA-Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo]Pasquale Tamborra [CRA-Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo]
Con l’intento di valutare gli effetti quali-quantitativi della concimazione con formulati organo-minerali rispetto ai formulati minerali, è stata impostata una sperimentazione biennale su viti di Chardonnay. I livelli di fertilizzazione considerati hanno previsto 4 tesi, ossia un testimone non concimato (T), una tesi con concimazione minerale (M), con un apporto totale di 50, 40 e 90 kg/ettaro rispettivamente di N, P2O5 e k2O, una tesi con apporto di formulati organo-minerali (OM) con un apporto pari alla tesi M. Inoltre è stata anche prevista una tesi con concimazione organo- minerale a dose ridotta del 30% (OMr) per un apporto totale di 35, 28 e 63 kg/ettaro rispettivamente di N, P2O5 e k2O. Le analisi carpometriche alla raccolta hanno determinato differenze significative tra le tesi con aumenti dei valori della massa del grappolo e incrementi nella produzione per vite passando dal testimone alle tesi M (+31%), OM (+ 82%) e non evidenti nella tesi OMr. L’accumulo glucidico ha subito i maggiori incrementi nella tesi T, caratterizzata da minore produzione per vite. I vini della tesi OM sono stati caratterizzati da buona dotazione in alcol, estratto netto e in composti fenolici. All’analisi sensoriale il panel ha espresso maggiore preferenza verso i vini della tesi OM caratterizzati da maggiore complessità e con più accentuate note sensoriali legate a frutta esotica, maggiore gradevolezza e persistenza.
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