Serena Imazio, Gabriella De Lorenzis, Osvaldo Failla, Attilio Scienza [Dipartimento di Produzione Vegetale, Università di Milano ]José Vouillamoz [University of Neuchâtel, National Centre of Competence in Research ‘Plant Survival’, Neuchâtel, Switzerland ]Z. Korosec-Koruza, Denis Rusjan [Biotechnical Faculty, Institut of Fruit Growing, University of Ljubljana, Ljubljana, Slovenia ]Nikolaos Nikolaou [Department of Agriculture, Laboratory of Viticulture, Aristotele University of Thessaloniki, Greece]
La Ribolla è il vitigno che più ha accompagnato la storia del popolo friulano negli ultimi 700 anni. Un aspetto interessante della storia di questo vitigno riguarda la presenza di varietà coltivate che portano nella loro denominazione una forte assonanza con la Ribolla. È il caso, ad esempio, della Rebula e della Robola coltivate rispettivamente nella Brda Slovena e nelle isole Ionie a partire, pare, dall’epoca Medievale. In questo lavoro si è voluto verificare se le omonimie riscontrate avessero un fondamento anche dal punto di vista genetico. Per tale ragione si è deciso di selezionare un pool di 30 vitigni diversi per provenienza, analizzati a livello di 21 loci SSR. I risultati hanno mostrato come esistano effettivamente delle somiglianze a livello genetico tra le accessioni studiate incoraggiando un approfondimento della ricerca in direzione dell’identificazione di eventuali rapporti di parentela con vitigni tradizionali delle aree di coltivazione della Ribolla, Robola e Rebula.
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