Stefano Pedò [Fondazione E. Mach - Istituto Agrario di San Michele all’Adige ]Duilio Porro [Fondazione E. Mach - Istituto Agrario di San Michele all’Adige ]Roberto Zorer [Fondazione E. Mach - Istituto Agrario di San Michele all’Adige ]Luca Zulini [Fondazione E. Mach - Istituto Agrario di San Michele all’Adige ]Stefano Di Blasi [Consorzio Tuscania - Firenze]
Si valuta l’effetto della gestione della chioma (carica di gemme/ceppo, defogliazione e diradamento dei grappoli) sulla produttività e sulle potenzialità enologiche delle uve ‘Sangiovese’ e ‘Cabernet Sauvignon’, in tre aree vitivinicole toscane. La peculiarità del progetto consiste nell’utilizzo preliminare d’informazioni derivate dal rilevamento aereo multispettrale utili a caratterizzare la variabilità intravigneto, a partire dalla quale si sono attuate differenti gestioni della canopy. Cultivar, anno ed epoca di raccolta sono i fattori di maggiore peso; le tecniche di gestione della chioma hanno un rilievo nettamente inferiore nello spiegare i risultati qualitativi. Il blocco di PAB è fonte di variabilità interna non trascurabile, spiegando quote di variabilità superiori alla gestione in verde.
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