Giuseppe Bono, Fabio Guaitoli, Maria Gabriella Matranga [Regione Siciliana, Assessorato Risorse Agricole e Alimentari, Dip. interventi infrastrutturali, Palermo ]Mauro Sarno, Antonino Santoro, Luciano Gristina, Agata Novara [Dipartimento dei Sistemi Agro Ambientali, Università di Palermo]
In un areale siciliano ad alta vocazione vitivinicola, è stato valutato l’effetto della concimazione in interazione con l’inerbimento e la trinciatura dei residui di potatura in relazione alla disponibilità di azoto nitrico nel tempo. Durante i due anni di sperimentazione, sono stati determinati mensilmente l’andamento dell’azoto nitrico, la sostanza organica alla fine del ciclo della vite, la biomassa del legno di potatura, quella della coltura di copertura interrata e la produzione per pianta. I risultati dei primi 18 mesi di sperimentazione evidenziano che la gestione del suolo con inerbimento e interramento dei sarmenti risulta la più efficace nell’abbattere l’eccessivo contenuto di nitrati nel suolo e nel renderli disponibili per la pianta durante l’intero ciclo vegetativo e/o nei momenti di massimo fabbisogno della vite. La gestione del suolo vitato con tecniche agronomiche alternative permette di “controllare” le disponibilità di azoto nel suolo rendendolo quantitativamente più rispondente alle effettive esigenze della coltura con minore inquinamento da nitrati.
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