Giorgio Gambino, Ivana Gribaudo [Istituto di Virologia Vegetale (IVV-CNR), U.O.S. Grugliasco, Grugliasco (TO) ]Walter Chitarra, Irene Perrone, Paolo Boccacci, Daniela Torello Marinoni [Dipartimento Colture Arboree, Università di Torino ]Andrea Carra [Unità di Ricerca per le Produzioni Legnose Fuori Foresta (CRA-PLF), Casale Monferrato (AL) ]Fatemeh Maghuly, Margit Laimer [Plant Biotechnology Unit, Institute of Applied Microbiology BOKU, Wien, Austria]
Piante di vite trasformate con il gene della proteina capsidica del Grapevine fanleaf virus (GFLV-CP) non presentano una correlazione diretta tra espressione e numero di copie dei transgeni inseriti. Analisi molecolari hanno evidenziato delezioni e duplicazioni del TDNA e del DNA di vite nei punti di inserzione del transgene. In alcune linee in cui più copie di T-DNA sono state integrate in un singolo locus l’espressione del transgene è risultata molto bassa o assente. Nelle linee silenziate sono state osservate elevate percentuali di citosine metilate a livello del transgene, ma non sono stati individuati siRNAs specifici per GFLV-CP.
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